Descrizione
“Vita e poesia dell’albero più antico del modo”
Era il 1815 e Goethe affascinato dalla forma di questo “fossile vivente”
la foglia del Ginkgo Biloba
per la sua forma, scissa ma unica, concetto cardine negli interessi naturalistici, botanici ed esistenziali del poeta.
Scrisse una poesia d’amore a Marianne von Willemer,
la scrisse su un foglio di carta dove incollò due foglie di Ginkgo incrociate.
Il Ginkgo-Biloba è un «fossile vivente», viveva
già prima nei territori abitati poi dai dinosauri,
è riuscito ha superare tutte le ere geologiche,
incendi, glaciazioni, inondazioni e non da ultimo
l’inquinamento ambientale da noi prodotto,
…un esemplare giapponese è riuscito a ri-fiorire
dopo l’esplosione di Hiroshima.
INDICAZIONI
Portato regolarmente cede all’organismo i suoi preziosi ioni metallici, attivatori di numerose funzioni dell’organismo. Contemporaneamente si “carica” dell’energia statica in eccesso nei muscoli tesi e stressati e la cede al minimo contatto con gli oggetti dell’ambiente (basta la sola aria umida!) scaricando e rilassando i muscoli.
Il rame a contatto con l’aria e con la pelle si scurisce per ossidazione.
Si può riportare chiaro strofinandolo con uno spicchio di limone, e poi risciacquando con acqua e sapone.
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